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30.5.14

Con le migliori intenzioni



Certe cose non si possono rimandare.
Quando si presenta l'occasione giusta, devi approfittarne.
Così prima di fare la nostra vacanza nella vacanza, prima cioè di andarcene una settimana a Genova, siamo stati tre giorni immersi nel verde delle colline romagnole.
Lì abita un vecchio Rambo in pensione, che dopo aver indossato la muta, il paracadute e  una divisa gloriosa, ora trascorre le giornate curando un orto, cuocendo pizze nel forno a legna, salutando il sole al tramonto.
E' mio padre, uomo dalla personalità bizzarra che ha costellato di paradossi la vita della mia famiglia.


Non amo parlare di lui. Non si può spiegare la vita di una famiglia. 




Siamo partiti con le migliori intenzioni, abbastanza rilassati; consapevoli che certi incontri siano più facili da gestire se hai un bambino in grado di monopolizzare l'attenzione su di sé.
Ho pensato che correre dietro al bambino in fuga, avrebbe evitato di ritrovarsi in quelle solite conversazioni dalle quali poi si esce inevitabilmente arrabbiati.  

Sentivo che fosse arrivato il momento, che non potevo aspettare ancora.



La vita è una giostra, quante volte l'ho sentito ripetere.
Mio padre sta benissimo, è un uomo forte e atletico.
Eppure non volevo perdere quest'occasione d'incontrarlo, di fargli conoscere mio figlio.
Di evitarmi qualche rimorso.





Non si può cancellare il passato, perdonare.
Si possono fare regali che nascono dal cuore, però.
Ed è quello che ha detto mio padre mentre mi salutava, un istante prima che entrassi in macchina.
"Mi hai fatto un grande regalo"





28.5.14

somewhere (over the clouds)



Un mese in Italia è decisamente troppo.
C'è il rischio di confondersi a furia di tenere spostato il baricentro.
Tuttavia, nonostante gli effetti collaterali che una vacanza così lunga comporta, penso che volare faccia bene.
Aiuta a ricalibrare la distanza dalle cose.
E' sentirsi una parte insignificante dell'Universo e allo stesso tempo percepire che siamo l'Universo.