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16.4.14

Una cura per tutto



Mi ci è voluto un anno e mezzo per trovare il coraggio di fotografare questa vetrina.

Ogni giorno passavo davanti a questa donna-con-nuvoletta-in-testa e ogni giorno avrei voluto dirle Mi dispiace che qualcuno t'abbia attaccato al vetro, contro la tua volontà. Mi dispiace tu sia costretta a mostrare angoscia  davanti a tutti.
Esiste un comitato per la difesa delle donne fumetto?


Oggi ho accompagnato FH alla nursery, sono entrata nel famigerato centro di terapie cinesi e ho detto di essere una donna con quel sogno.
Perché magari -ho pensato- non posso aiutare la donna fumetto a staccarsi da lì ma, almeno, potrò evitare che la donna reale proietti la sua immagine su quel pezzo di carta, cedendo poi alla tentazione di farsi manipolare.
Così ho detto salve, eccomi qui. Cosa potete fare per me?
Il trattamento varia da persona a persona. Certo. 
L'esperto dottore in erbe medicinali indicherà, dopo attento esame, quale sia il cocktail a me destinato. Un bel bibitone insomma da accompagnare con qualche seduta di agopuntura.
E poi? riuscirò ad avere bambini? Chiedo volutamente con tono ingenuo.
"Sure!" la risposta.
Riformulo la domanda, voglio sentirmelo ripetere.
La donna è meno spavalda ma annuisce ancora con la testa, in segno affermativo.
Sorrido nervosamente e tolgo la maschera. 
Confesso che ho un bambino nato grazie all'IVF e che a tutte le donne in trattamento dovrebbe consigliare di farsi assistere in ospedale.
Non dico che non sia utile la terapia del cocktail di erbe miracolose e magari (perché no), possa servire ad allentare qualche tensione. Ma che vadano a farsi vedere altrove, per realizzare alla fine quel sogno.
E' una loro scelta dice l'assistente del dottore, tappandomi la bocca.
Già, perché le scelte personali non si discutono ma qualcosa mi dice che convenga tirare l'acqua al proprio muli portafoglio. 
Non mi venite a dire che quella donna triste appesa al vetro, non sia un'esca per guadagnare un po' di soldi.
Sappiamo tutti che la comunicazione attraverso le immagini permette di raggiungere il massimo effetto comunicativo. Un'immagine richiama inevitabilmente l'attenzione di un passante, consentendogli, in breve tempo, di decodificare il messaggio e mantenerlo vivo nella memoria.
Scopro che questo centro fa parte di una catena, i famosi Dr&Herbs. Leggo pure, su alcuni forum, che molte donne con IVF fallite alle spalle, tentano la strada del miscuglio segreto. Oppure altre, semplicemente, perché ritengono sia meno dispendioso che affidarsi a una clinica.
Magari hanno subito il fascino della storia di Xio-Ping Zhai, the doctor who makes babies.
Però almeno Zhai, nel suo sito, ce lo scrive anche se in piccolo (This programme is unsuitable for men with severe sperm production problems) così come inadatto a donne con grave sterilità. E raccomanda pure, in alcuni casi, di fare indagini più accurate. 

Non voglio screditare il valore dell'antica medicina cinese. So quanto il Qi, l'energia interna, influisca sul benessere del corpo e come all'origine di molte malattie ci sia uno squilibrio degli opposti.

E a proposito di yin e yang non posso fare a meno di ridere di fronte alla vignetta che hanno attaccato sotto alla donna infertile.
Un'idea geniale. 
Il PRIMA, contrassegnato dalla sofferenza per il desiderio di maternità e il DOPO, suggellato dallo stress emotivo e fisico, una volta che quel sogno si è realizzato.


"Non puoi sbarazzarti di loro... Etc, etc" Difficile credere che questa vignetta sia stata posta proprio sotto l'altra donna. Come a dire, con te abbiamo finito cara. Adesso è ora di rivolgersi ad un altro tipo di donna-passante.
Come se gli uomini non esistessero poi.
I problemi sono delle donne, si sa.


8.4.14

always do what you are afraid to do


picture by Karin Huising

Fear can sometimes be born in the heart and hide in the hands
If you try to take it out, it goes deeper and deeper
You might ask yourself how can so much space be in a hand.
Perhaps, it is because of something fear has seen, 
or because of too much light that has blinded it.
I think it would be better if fear stayed in the heart 
and let the hands free to blossom feelings.


I would like to thank my dear friend Karin for this photo 
which has become the right amulet to break the spell.

4.4.14

Traslocare stanca

E’ più difficile cambiare Paese o quartiere?
A giudicare dalla resistenza avuta nell’abbandonare tutto ciò che ruota attorno al nostro postcode, direi la seconda ipotesi.
Il progetto di ridurre la distanza dal centro città non ha funzionato, non solo per l’impegno economico che avrebbe comportato l’affitto di un appartamento vicino alle High Street più esclusive.
Rinunciare a una buona qualità della vita, per avere qualche fermata di tube in meno sul tragitto cittadino, beh…alla fine, non mi è sembrata un’idea geniale.
Ma dicevo, non è solo questione di conti in tasca.
Abbiamo scoperto di amare il nostro dàbliu e che, almeno per il momento, sarebbe insensato separarsene.
La nursery di FH e il Gymboree, il corso di yoga, il college, il parco, le case vittoriane e i Café sarebbero stati rimpiazzati, certo.
Tuttavia se pensi che niente avrebbe potuto eguagliarli in fascino ed efficienza, significa che ami il luogo in cui vivi.

Oppure sarà che l’expat ha un po’ la sindrome del bastardino.
Magari non scodinzola a chi si mostra gentile ma si affeziona e giorno dopo giorno fissa dentro di sé i punti di riferimento necessari a ricostruirsi un’identità.
Va da sé che cercare casa entro un piccolo raggio di chilometri, che soddisfi pure esigenze estetiche, logistiche ed economiche sia un’impresa.
Figuriamoci poi se, a disposizione, hai solo poche settimane.


Il 30 marzo, Mother’s  Day, ci siamo svegliati tra gli scatoloni in un nuovo appartamento, distante pochi minuti dall’altro.
Il countdown è partito.
Una trasferta di sei mesi, il tempo necessario a ristrutturare l’abitazione danneggiata dall’acqua.
Perché come spiegavo tempo fa', un minuscolo foro in un tubo ha avuto il potere di modificare la nostra vita, scombussolarne gli equilibri.
Uno spreco di energie considerando che, per tornare nel vecchio flat, dovremo affrontare un altro trasloco.
Uno sbattimento necessario, visto che qui è bello ma costa pure di più.



Ho scoperto che il giacinto, il fiore piantato da FH a scuola, simboleggia il gioco e il piacere di fare le cose divertendosi.
E’ con questo spirito allora, che diamo l’acqua al nostro giacinto rosa pallido.
Per non sentire la fatica di questi giorni e di quelli che verranno.
Proprio nel momento in cui penserò di aver ristabilito un ordine negli armadi e dentro di me, dovrò rimpacchettare tutto e ricollocarlo dove era inizialmente.
Ed io non sono brava a fare ordine, semmai il contrario.
E quando sono molto stanca divento pure depressa.
Perciò sarà difficile fare le cose divertendosi, ma ci sto provando.