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27.2.14

cose da film

Se gli metto in mano il biscotto urla, perché vuole tenere il pacco intero.
Va bene, eccoti il pacco e insieme ci metto pure un po' di fiducia. 
Invece, come previsto, lo capovolge di proposito, seminando briciole per tutta la stanza.
Allora chissenefrega se ora ti metterai a urlare perché non sopporti il rumore dell'aspirapolvere.
Anzi ne approfitto per passarlo in tutta casa, visto che son già tre giorni che ti grazio.
Ecco che attacca la lagna. Io non me lo filo e mentre passo il tubo penso che, a giudicare da quello che c'è sul pavimento, sembrano trascorsi più di tre giorni.
Mi sposto nelle camere,  lui si è calmato e mi segue aiutandomi a togliere le cose mentre aspiro. 
Certo con questo casino, non sentirò suonare il tizio che alle 10 sarebbe dovuto venire a ripararmi la finestra.
E chissenefrega pure del tizio delle 10, visto che guarda un po'.. sono le 12. 
Stacco la spina e sento suonare alla porta.
Beh ce l'ha fatta ad arrivare, poteva almeno avvertire del ritardo.
Dico hello alla cornetta del citofono e senza aspettare la risposta premo il pulsante che apre il portone.
Il citofono suona un'altra volta.
Va bene, che c'è?

Una donna dall'altra parte mi dice di aprire la porta. L'ho aperta la porta che cavolo. 
Apra la porta! Miii che modi, va bene esco.. si deve essere bloccata.
Prendo le chiavi di casa e, prima che sia io a farlo, la donna apre il portone scuotendolo con forza avanti e indietro.
Davanti a me una donna poliziotto chiede di darle conferma del mio numero civico. Dietro di lei altri cinque poliziotti, tre uomini e due donne.
Madò quanti, Ecche è successo! domando.
La donna mi guarda seria, gli altri si guardano intorno e tutti insieme entrano nel palazzo con ricetrasmittente alla mano, la divisa a maniche corte e il giubbotto antiproiettile.
Avanzano guardandosi in giro con aria circospetta. Macché vi guardate penso io.
Flavio pure li guarda incuriosito e li segue passo passo col naso all'insù.
Oddio.
Flavio.
Piagnucolo all'improvviso e chiedo se sono qui perché hanno ricevuto una chiamata. E se così è, dev'essere stato mio figlio. Che mi scusino, sono mortificata ma non me ne sono accorta.

La donna non mi risponde e mentre entra in casa seguita dai suoi colleghi, dice "Flavio, hai giocato col telefono?"
Mi viene da piangere, una squadra speciale mi sta perquisendo casa.
Il cuore batte e immagino conseguenze per questo terribile equivoco.

Arrivati nel soggiorno noto la cornetta del telefono che ciondola dalla base attaccata al muro.
La indico gridando "Ecco , vedete..è come ho detto. Scusate non mi ero accorta. E' stato mio figlio."
La donna mi chiede se in casa siamo soltanto io e il bambino. "Sì. Sì"
Prendo in braccio la piccola peste e continuo a dire a tutti "I'm sorry", sono mortificata.
E Flavio dietro a me ripete "I'm sorry, I'm sorry".






17.2.14

Il solito flat


Il solito flat al secondo piano, sebbene avessi detto di essere interessata a un ground floor.
Il solito flat con la moquette ovunque, pur avendo specificato wood floor.
Il solito flat two bedrooms che quando le vedi ti sembrano due ripostigli.


C'è un solo flat che non mi delude mai.
Se siete a Londra e avete voglia di un buon cappuccino, non ordinate un cappuccino.
Chiedete un flat white.

14.2.14

A me



L'avevo già scritto qui che, a me, il trasloco sfianca.

E no, non abbiamo ancora trovato casa.
Ma sono già stanca di andare in giro a vedere rubbish da 1600 pounds.

Eli, Eli, lama sabachthani?
...che sarebbe My God, my God, why hast thou forsaken me?




NB La compensation  prevista per gli affittuari da parte della compagnia assicurativa, per la quale esultavo qui, è misteriosamente diventata un misunderstanding.



3.2.14

non tutta l'acqua vien per nuocere

Trafalgar Square. Chinese New Year Celebrations 

Acqua. Sotto il nostro appartamento c'è l'acqua.
Siamo stati gentilmente invitati a lasciarlo entro un mese.